“Missione” nei monasteri
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“Custodite dall’Amore per adorare e servire: viviamo la mistica dell’incontro quotidiano con i Poveri“
Madre Elda con le sue Consigliere della Famiglia di vita contemplativa dal 6 al 10 novembre 2019 hanno mosso i passi, insieme, per raggiungere i monasteri italiani e incontrare e ascoltare in fraterna semplicità le Sorelle. Sono state a Manziana, a Torino, a Biella, a Cavoretto e a Pralormo per la 3° Consegna degli Atti del X Capitolo generale che ci esorta a vivere “la mistica dell’incontro quotidiano con i Poveri” lasciandoci accompagnare, toccare, spingere, travolgere da una parola di profondo significato biblico: “ASCOLTARE” declinato in 7 ambiti, di cui il primo dedicato all’ascolto delle Sorelle e vissuto in questi giorni di grazia.
Il tema dell’ascolto, ma soprattutto la missione di essere preghiera che ascolta e porta il grido dei poveri ai piedi del Crocifisso ha fatto eco alle parole del Papa nei documenti Evangelii Gaudium e Vultum Dei quaerere, e dei nostri Atti del Capitolo:
“Se vogliamo crescere nella vita spirituale, non possiamo rinunciare ad essere missionari” (EG 272).
“C’è una forma di preghiera che ci stimola particolarmente a spenderci nell’evangelizzazione e ci motiva a cercare il bene degli altri: è l’intercessione. […], l’intercedere non ci separa dalla vera contemplazione, perché la contemplazione che lascia fuori gli altri è un inganno” (EG 281).
“La missione … è qualcosa che non posso sradicare dal mio essere se non voglio distruggermi. Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo. Bisogna riconoscere sé stessi come marcati a fuoco da tale missione di illuminare, benedire, vivificare, sollevare, guarire, liberare” (EG 273).
“Con la vostra preghiera potete guarire le piaghe di tanti fratelli” (VDq 16).
“Non privateci di questa vostra partecipazione alla costruzione di un mondo più umano e quindi anche più evangelico. Unite a Dio, ascoltate il grido dei vostri fratelli e sorelle (cfr Es 3,7; Gc 5,4). Esercitatevi nell’arte di ascoltare, «che è più che sentire», e praticate la “spiritualità dell’ospitalità”, accogliendo nel vostro cuore e portando nella vostra preghiera quanto riguarda l’uomo creato a immagine e somiglianza di Dio (cfr Gen 1,26)” (VDq 36).
Il X Capitolo ci ha interpellate a ritrovare nuovo slancio nella forza missionaria dell’intercessione: “La nostra missione, il nostro essere chiesa in uscita, oltre che nello stile e nello spirito di famiglia, si concretizza anche nella consapevolezza della comune solidarietà che ci lega alla famiglia umana, nell’essere sorelle e madri verso le povertà e i bisogni dell’uomo, che raggiungiamo e “curiamo” attraverso l’intercessione” (Atti n. 52).
Un’esperienza nuova, questa, di muoverci tutte insieme, una novità storica, molto positiva e arricchente per noi e per le comunità visitate! Ci ha fatto sperimentare la bellezza di essere Famiglia, di essere Sorelle in cammino, tutte con lo sguardo immerso in Dio e radicate nella missione di raggiungere e curare le piaghe dell’uomo attraverso l’intercessione.
Deo gratias e avanti in Domino, liete!
Madre Elda, Sr Rossella, sr Cristina, sr Patrizia, sr Maria Elena
Cavoretto Biella Pralormo Torino Manziana