Dalle Missioni cottolenghine
Category : Vita di famiglia
La carità operosa delle nostre Sorelle impegnate nelle missioni cottolenghine: segno e testimonianza del Caritas Christi ai fratelli e alle sorelle che vivono situazioni di fragilità e di povertà.
Dall’India
L’anno 2020 è iniziato con un evento del tutto particolare e sarà ricordato come l’anno del Covid – 19. Le ondate di questa pandemia che si sono susseguite nel corso di tutto l’anno hanno cancellato la nostra gioia e, a volte, sembrava di essere tornati al XVII secolo, al tempo del colera, al tempo del nostro Santo Cottolengo. L’India è al 2° posto per la diffusione del Covid e per il numero di morti nel mondo. La chiesa indiana ha perso tanti sacerdoti, religiose e laici e tante persone a noi care. Abbiamo trascorso l’intero anno sperando che ogni volta che arrivava un’ondata di pandemia sarebbe stata l’ultima, ma non è stato così, visto che il pericolo persiste ancora.
Ogni comunità cottolenghina in India ha avuto la propria esperienza pandemica. Infatti, la maggior parte delle nostre sorelle che prestano servizio nei collegi, nelle scuole, negli ospedali, nei centri di fisioterapia e nelle parrocchie sono state colpite direttamente o indirettamente, così come molte altre persone. Ma grazie a Dio nessuna ha avuto complicazioni ed oggi, per la grande misericordia e provvidenza di Dio, sia noi religiose come le nostre ragazze ospiti nei nostri centri per disabili sono protette da ogni pericolo, essendo vaccinate.
Nonostante la difficile situazione e le precarie situazioni di salute, siamo state vicine a molte persone maggiormente colpite e più vulnerabili.
Spinte dal bisogno e dal desiderio di fare qualcosa (Caritas Christi urget nos), abbiamo condiviso con le persone quello che avevamo; le suore con una telefonata hanno cercato di raggiungere le persone in quarantena o ricoverate in ospedale. A volte, hanno trovato difficile dare risposte a domande delle persone che, in un momento così tragico, mettevano in discussione la loro fede e la speranza in Dio, soprattutto a seguito della morte dei loro cari.
Il lockdown continuo ha distrutto il sistema economico della società indiana, ma non solo; molte persone si sono trovate a dover fare i conti con la fame e il non poter soddisfarla. La maggior parte delle persone ha perso il lavoro e ultimamente molti indiani si sono ridotti alla povertà. In questa situazione i nostri benefattori torinesi sono venuti incontro alle nostre necessità.
Un ringraziamento speciale va alla “Fondazione Cottolengo ONLUS” che, attraverso il progetto “Emergenza Covid India”, ha dato un grande aiuto nell’assistere 195 famiglie, comprese qualche nostre comunità. Attraverso questo progetto abbiamo distribuito alla gente riso, cereali, olio, diversi tipi di farine, detersivi, medicine, ecc…
Veramente la nostra gente aveva bisogno di tutto e ogni famiglia ha ricevuto con cuore gioioso e senso di gratitudine quanto veniva donato loro. E noi siamo contente di aver avuto questa possibilità di rispondere ai bisogni dei poveri attraverso le nostre 14 comunità sparse dal sud di Kaniyakuamri al nord del distretto di Jhansi.
Infine, ringraziamo Dio per la Sua continua Provvidenza che sperimentiamo ogni giorno. È facile preoccuparsi del futuro che spesso dimentichiamo il passato e quasi ignoriamo la meravigliosa realtà che, da sempre, Dio ha realizzato per il suo popolo e per la nostra Congregazione. Quindi, il modo in cui viviamo oggi è in larga misura determinato da come sappiamo far tesoro del passato e da come ci impegniamo a vivere il futuro. “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno” (Ebrei 13, 8.). Continuando a confidare nella Sua Parola, andiamo avanti, “AVANTI IN DOMINO”.
La nostra Sorella, sr. Marcy, della comunità cottolenghina di Moth (India) ha ricevuto dal vescovo della Diocesi di Jhansi, di cui fa parte la comunità, l’incarico di collaborare con don Johnson Francis, direttore di Jhansi Catholic Sewa Samaj (JCSS), nella realizzazione di un “censimento” sui bisogni della popolazione che vive nella estesa regione del Bundelkhand dell’Uttar Pradesh (UP). Tale regione, costituita da sette distretti, copre un’area geografica di circa 29.000 kmq. La maggior parte dei distretti del Bundelkhand sono considerati arretrati e sottosviluppati, con diversi problemi che colpiscono la vita della gente comune come la mancanza di acqua potabile, la carenza di cibo, la deforestazione.
I programmi di azione sociale della JCSS vengono svolti nei villaggi più remoti con l’aiuto di personale impegnato, volontari e benefattori.
Sr Marcy collabora con un gruppo di laici/che, nel fare visita alla popolazione dei villaggi e rilevare i bisogni del luogo oltre che a sopperire, nell’immediato, ai loro bisogni. Tale azione si inserisce nel vasto campo di promozione e di sviluppo che la Chiesa in India svolge a favore della popolazione ed è espressione della più ampia e vasta azione svolta dalla Dottrina sociale della Chiesa cattolica.
Dall’Ecuador
Presso la Casa comunale di Cochapamba (un barrio della capitale Quito) le nostre sorelle continuano l’importante e quanto mai provvidenziale servizio di preparazione e distribuzione di borse di viveri per le famiglie indigenti.
La pandemia, infatti, ha reso più poveri chi già viveva in precarie condizioni economiche. Le nostre sorelle di Quito, grazie anche ad un buon numero di volontari distribuiscono, ogni primo lunedì del mese, tra le 100/120 borse di viveri e le famiglie che ricevono aiuto sono circa 500.