L’Oasi S. Giacomo di Novate Milanese …in festa!
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Oggi la nostra comunità ha ricevuto la visita di Mons. Mario Delpini, Arcivescovo della nostra cara Diocesi di Milano.
Per questo evento così importante, abbiamo disposto la nostra cappella in modo da poter accogliere tutti i malati, i diversamente abili e tutti coloro che, con i volontari delI’Unitalsi e delle Associazioni “La Tenda” e gli “Sguaciati”, sono venuti a questo momento di preghiera e di gioia.
L’Arcivescovo si è recato al Camposanto di Novate a far visita alle nostre sorelle defunte e alle ore 15,00, puntuale, è arrivato nel cortile della nostra Casa accompagnato dal Vicario Generale, dal Parroco di Novate, dai Collaboratori pastorali, dal Sindaco del paese e da altre autorità.
Con cordialità e affabilità ha salutato tutti i presenti con una stretta di mano molto calorosa e con un sorriso che illuminava il suo volto di Pastore.
Entrando in cappella al canto di “Il Signore è il mio Pastore..”, l’Arcivescovo ha poi preso la parola, spiegando il motivo di questa visita: “Sono venuto per conoscervi, per salutarvi e dirvi una parola”.
Nel frattempo ci è stata donata un’immagine raffigurante la Pietà di Michelangelo che si trova nel castello sforzesco di Milano detta “la Pietà del Rondanini.

L’Arcivescovo ha aggiunto che questa “è’ una Pietà che parla e dice qualcosa alle persone che soffrono. A differenza di come solitamente viene rappresentata, la Madonna è in piedi.
Michelangelo deve aver molto meditato sul dolore di Maria nel momento del Calvario… Maria è in piedi e riceve il corpo di Gesù tra le sue braccia. Michelangelo l’ha scolpita a 90 anni ed è un’opera incompleta. Cosa dice a noi questa scultura? Se si guarda bene questa opera, sembra che sia Gesù a sorreggere Maria”.
L’Arcivescovo ha concluso dicendo che “alla morte di Gesù si appoggia chi vive. Nelle nostre sofferenze, nelle difficoltà di ogni giorno, se ci appoggiamo a Gesù, rimaniamo in piedi”.
Al termine, Mons. Delpini ha donato a tutti i presenti una benedizione speciale e mentre si cantava una lode a Maria, ci ha salutate con un’altra stretta di mano. Dal nostro cuore sale a Dio un gioioso ringraziamento, sicure che il ricordo di questo incontro rimarrà indimenticabile. Abbiamo compreso la preziosità delle nostre poche forze, delle nostre sofferenze. Se ci appoggiamo a Gesù possiamo irradiare l’amore divino a quanti avviciniamo ogni giorno e così dare gloria a Dio. Deo gratias!