A Bangalore White – Field Karnataka – India è stata nominata Superiora provinciale della Provincia “San Francesco Saverio” SUOR LOVELY KATTUMKALVELY.Consigliere della Superiora Provinciale Suor LOVELY KATTUMKALVELY:
A Suor Lovely e al Suo Consiglio il fraterno augurio nella preghiera, tessuto di gratitudine e di fiducia nella Divina Provvidenza.
A sr Francisca la gratitudine delle Sorelle della Provincia India e di tutta la Congregazione per gli anni d’instancabile e appassionato servizio alle comunità, silenziosa custode del dono carismatico, attenta ai bisogni dei diversi territori, sensibile al grido dei poveri e forte nella quotidiana ricerca dell’amabile volontà di Dio.
A sr Lovely, la preghiera che invoca il dono della sapienza perché le sia luce nel cammino e nei discernimenti per poter comprendere ciò che piace a Dio, in un cammino d’intesa e comunione sinodale con le sue Consigliere.A sr Francisca l’abbraccio anche della Madre Generale Elda Pezzuto, portato dalle Sorelle Consigliere Generali, Sr Vice Madre Carla De Feo, Sr Mary Soshiyath, Sr Anastasia Kagendo. In questo abbraccio il Deo Gratias Cottolenghino dell’intera Piccola Casa della Divina Provvidenza!
Se c’è un modo per far continuare a vivere l’esempio di Suor Maria Carola, questo è Oltre la Vita. È il progetto dedicato a continuare l’opera missionaria e sociale di Suor Maria Carola Cecchin e sostenere la sua beatificazione.
✨ Destinatari e beneficiari:
Saranno i bambini, i giovani e le famiglie che necessitano un intervento particolare per un’inclusione socio-educativa. In particolare, saranno coinvolte le missioni dove opera la Famiglia Cottolenghina in Africa.
🌱 Gli obiettivi del progetto:
Socio-educativo: migliorare l’offerta formativa per i giovani svantaggiati economicamente.
Pastorale-formativo: accogliere e formare le vocazioni per la chiesa locale, per la vita consacrata.
Evento di “Beatificazione”: coprire le spese per le celebrazioni della beatificazione di Maria Carola Cecchin.
🙏 Come aiutare?
50 € Contribuisci al recupero e reinserimento di un giovane disabile.
100 € Partecipi alla restauro della casa di Maria Carola a Tigania.
L’annuncio il 13 dicembre 2021 – Riconosciuto il miracolo
Lunedì 13 dicembre 2021, durante l’Udienza concessa a Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Papa Francesco ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare il Decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Maria Carola Cecchin (al secolo Fiorina), religiosa professa della Congregazione delle Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, nata il 3 aprile 1877 a Cittadella (Padova) e morta sul piroscafo mentre rientrava dal Kenya in Italia il 13 novembre 1925.
La Superiora generale delle suore del Cottolengo, Madre Elda Pezzuto, insieme al Padre generale della Piccola Casa, don Carmine Arice, e al superiore generale dei fratelli cottolenghini, fratel Giuseppe Visconti, esprimono la loro gioia, a nome della Piccola Casa diffusa nel mondo e in particolare in terra africana, per questo dono della Provvidenza e la loro gratitudine al Santo Padre per aver autorizzato la promulgazione del decreto sul miracolo attribuito all’intercessione di suor Maria Carola.
«Il miracolo», sottolinea la postulatrice suor Antonietta Bosetti, suora cottolenghina, «riguarda l’immediato, completo e duraturo, non spiegabile scientificamente, ritorno alla vita, dopo 30 minuti, del neonato Msafiri Hilary Kiama considerato ‘still birth’, nato senza segni vitali con assenza di attività cardiaca, tono muscolare e colorito cianotico». Il bambino venne alla luce il 14 aprile 2013 su una Land Rover nel tragitto da Gatunga a Matiri (Meru – Kenya) e dopo la preghiera accorata di suor Katherine, cottolenghina, rivolta a suor Maria Carola, il piccolo improvvisamente cominciò a respirare e ora, a distanza di otto anni, continua a crescere serenamente».
La Superiora generale delle Suore di S.G.B. Cottolengo, Madre Elda Pezzuto, esprime la profonda gioia, che è di tutte le Sorelle della Congregazione, per la bella notizia! Si unisce particolarmente alla gratitudine delle Sorelle della Delegazione Africa alle quali chiede di portare alla famiglia del bambino miracolato, il piccolo Msafiri Hilary Kiama, lo splendido annuncio insieme ad una tenera carezza. «Continuiamo sempre più intensamente la preghiera d’intercessione a suor Maria Carola», sottolinea Madre Elda, «soprattutto in questo tempo di attesa del Natale di Gesù, perché ogni Vita sia desiderata, accolta come dono e amata nella sua unicità e originalità. Deo gratias sempre!».
«La notizia è fonte di grande gioia in tutta la Piccola Casa sparsa nel mondo», sottolinea Padre Carmine Arice, «siamo certi che il Signore ci dona l’esempio di suor Maria Carola, in cammino verso gli altari, come modello per continuare ad essere fedeli al carisma di San Giuseppe Benedetto Cottolengo in Italia e nel mondo intero».
Un ringraziamento speciale va alla postulatrice suor Antonietta Bosetti che ha lavorato in questi anni con grande dedizione affinché l’iter di canonizzazione potesse proseguire.
Anche quest’anno si è tenuta,
presso la Scuola Speciale con Centro residenziale di Bangalore – White Field
(India), l’annuale festa della scuola in modalità on line. Infatti, a causa
della pandemica, la festa non ha visto la partecipazione dei genitori, parenti,
amici e conoscenti, ma ciò non ha scoraggiato nessuno, proprio nessuno, anzi,
ciò ha permesso di mettere in campo una serie di proposte, attività e
soprattutto tanta, tanta creatività.
La festa della Scuola è un
evento importante e molto atteso dalle giovani, dalle loro famiglie, dalle
educatrici e dalle Suore.
E il risultato è stato
veramente sorprendente, come si può vedere dal video creato proprio per
permettere a tutti di godere, seppure da remoto, la festa ed ammirare la
bravura, l’impegno delle loro figlie, nipoti, amiche…
Anche senza la presenza di
spettatori dal “vivo”, le nostre ragazze hanno saputo dare il meglio di sé, si
sono divertite ed hanno dato gioia ai loro cari.
La gioia, infatti, viene
dal riconoscere la bellezza che ciascuno di noi è, la ricchezza che ciascuno di
noi ha, la possibilità che ciascuno ha di esprimersi, di far contenti gli
altri, ma soprattutto di sentirsi voluto bene.
Questa è l’esperienza che le nostre giovani scolare vivono e sperimentano frequentando la Scuola; questo è il desiderio e l’impegno profuso dalle Sorelle che lì vi operano, perché l’Amore di Dio è l’amore di un Padre Buono e Provvidente che pensa sempre a noi, si prende cura di noi, ama ciascuno di noi.
Lo
aveva detto il nostro santo, San Giuseppe B. Cottolengo: “La Piccola Casa arriverà in India!”.
E
questo “sogno” si è realizzato!
Con gratitudine e stupore, dal nostro cuore si innalza un inno di lode alla Divina Provvidenza che proprio 50 anni fa, accogliendo l’invito del Concilio Vaticano II di “andare ed annunciare la Buona Novella Ad Gentes” e facendo “memoria” del desiderio del Cottolengo stesso, ha dato inizio al progetto d’Amore che nel tempo è cresciuto e si è sviluppato in diversi stati dell’India.
Il 6 aprile del 1970, infatti, alcune giovani ragazze dello Stato indiano del Kerala, giungevano alla Casa Madre di Torino accompagnate da don Giuseppe Kureethara, giovane sacerdote indiano. Egli, durante la sua permanenza a Roma per studio, aveva conosciuto il carisma cottolenghino e ne era rimasto affascinato.
Forte in lui era il desiderio di portare il nostro carisma anche in India, in Kerala.
I superiori di allora, la carissima Madre Bianca Crivelli con il suo Consiglio e il carissimo Padre Luigi Borsarelli, docili alle interpellanze dello Spirito Santo, sono stati i promotori di questa grande “impresa carismatica”.
Il
cuore di queste giovani aspiranti, arrivate in Italia per la prima volta e da
un paese così lontano, era colmo di sofferenza per il distacco dalla propria
terra e dai propri cari, ma l’accoglienza che gli abitanti della Casa Madre di
Torino avevano preparato per il loro arrivo, aveva subito allontanato ogni
paura.
Ancora oggi queste sorelle ricordano i balconi dei diversi padiglioni della Piccola Casa di allora, gremiti di suore ed ospiti che le salutavano con battimani e sventolio di fazzoletti.
Ecco la testimonianza di due sorelle che, oggi, si trovano in Italia, alla Piccola Casa di Torino.
Sr. Annie Puthemparambil, fisioterapista presso il padiglione SS. Trinità che accoglie le Sorelle anziane e malate:
“Oggi ricordare e raccontare i 50 anni trascorsi mi dà ancora una volta l’occasione per ringraziare la Divina Provvidenza di far parte della Famiglia carismatica cottolenghina e della Piccola Casa, ma soprattutto di avermi chiamata ad essere strumento del trapianto del cavolo. È proprio vero che Dio sceglie ciò che nel mondo è debole. Eravamo delle giovani, fragili, deboli, ma abbiamo capito che tutto era possibile se gettavamo in Lui le nostre fatiche: Egli ci avrebbe dato la forza”.
Le fa eco sr Jacintha Mukkath, Consigliera della Madre per la formazione:
“Ora il cavolo trapiantato ha dato il suo frutto e sono 15 le presenze nelle quali amano e operano le sorelle cottolenghine in India. Esse, guidate e sorrette dalla fede, dalla preghiera e dalla vita fraterna, lavorano instancabilmente, testimoniando anche ai fratelli di altre religioni, la carità cristiana. Con il loro servizio ai fratelli appartenenti anche a religioni diverse proclamano che nella fede, conosciamo Dio Padre buono e provvidente ed esercitando quotidianamente la carità nello spirito del nostro Santo Fondatore la rendono credibile”.
Sr Francisca Panakaparambil, attuale Superiora Provinciale della Provincia cottolenghina d’Asia ha voluto, con un video, raccontare la storia di questi 50 anni. Una storia fatta non solo di date, eventi, ma soprattutto di benedizioni del Signore.
hSi, il Signore nella sua infinita Provvidenza ha sempre guidato il cammino e noi, confidando in Lui, continuiamo a camminare in gioiosa speranza perché ancora una volta il nostro Santo ce lo dice: “Bisogna confidare e confidar sempre in Dio: e se Dio risponde colla sua Divina Provvidenza alla confidenza ordinaria, a chi straordinariamente confida, straordinariamente pure provvede” (S.G.B. Cottolengo).
…la
luce del Vangelo, Buona Novella che dà senso al quotidiano vivere;
…la
luce dell’incontro con Cristo che trasforma l’essere e lo proietta verso l’Alto
e verso l’Oltre;
…la
luce di un Carisma, quello di San Giuseppe B. Cottolengo, che dona uno sguardo
nuovo sulla realtà e sul senso della vita;
…scintille di luce che, nelle realtà cottolenghine presenti nell’America del Nord e del Sud, si sono accese e hanno irradiato gioia nelle giornate di fraternità e di preghiera vissute con i Laici Aggregate/i alla Congregazione Suore di San Giuseppe B. Cottolengo per la Rinnovazione delle loro Promesse. A loro la nostra vicinanza affettuosa, il nostro Deo Gratias per il loro “esserci” e la preghiera al Signore perchè benedica il loro cammino.
Sabato
15 febbraio 2020 presso il “Marian Center” di Miami – Florida
“Aiutaci a entrare insieme, come un’UNICA FAMIGLIA, in un’ARCA che possa solcare i mari in tempesta del mondo: L’ARCA DELLA FRATELLANZA” (Papa Francesco)
Rinnovo delle Promesse e nuova PromessaSabato 22 febbraio ad Esmeraldas – Ecuador presso la Parrocchia “Santa Marianita”
“Io ti rendo grazie, Signore: hai fatto di me una meraviglia stupenda. (Salmo 139,14)
Rinnovo delle Promesse Martedì 25 febbraio a Manta – Ecuador presso la Chiesa de “La Dolorosa”
“La storia di Dio e la storia degli UOMINI sono mescolate insieme. Camminiamo insieme. ” (Dom H. Camara)
“Custodite dall’Amore per adorare e servire: viviamo la mistica dell’incontro quotidiano con i Poveri“
Madre Elda con le sue Consigliere della Famiglia di vita contemplativa dal 6 al 10 novembre 2019 hanno mosso i passi, insieme, per raggiungere i monasteri italiani e incontrare e ascoltare in fraterna semplicità le Sorelle. Sono state a Manziana, a Torino, a Biella, a Cavoretto e a Pralormo per la 3° Consegna degli Atti del X Capitolo generale che ci esorta a vivere “la mistica dell’incontro quotidiano con i Poveri” lasciandoci accompagnare, toccare, spingere, travolgere da una parola di profondo significato biblico: “ASCOLTARE” declinato in 7 ambiti, di cui il primo dedicato all’ascolto delle Sorelle e vissuto in questi giorni di grazia.
Il tema dell’ascolto, ma soprattutto la missione di essere preghiera che ascolta e porta il grido dei poveri ai piedi del Crocifisso ha fatto eco alle parole del Papa nei documenti Evangelii Gaudium e Vultum Dei quaerere, e dei nostri Atti del Capitolo:
“Se vogliamo crescere nella vita spirituale, non possiamo rinunciare ad essere missionari” (EG 272).
“C’è una forma di preghiera che ci stimola particolarmente a spenderci nell’evangelizzazione e ci motiva a cercare il bene degli altri: è l’intercessione. […], l’intercedere non ci separa dalla vera contemplazione, perché la contemplazione che lascia fuori gli altri è un inganno” (EG 281).
“La missione … è qualcosa che non posso sradicare dal mio essere se non voglio distruggermi. Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo. Bisogna riconoscere sé stessi come marcati a fuoco da tale missione di illuminare, benedire, vivificare, sollevare, guarire, liberare” (EG 273).
“Con la vostra preghiera potete guarire le piaghe di tanti fratelli” (VDq 16).
“Non privateci di questa vostra partecipazione alla costruzione di un mondo più umano e quindi anche più evangelico. Unite a Dio, ascoltate il grido dei vostri fratelli e sorelle (cfr Es 3,7; Gc 5,4). Esercitatevi nell’arte di ascoltare, «che è più che sentire», e praticate la “spiritualità dell’ospitalità”, accogliendo nel vostro cuore e portando nella vostra preghiera quanto riguarda l’uomo creato a immagine e somiglianza di Dio (cfr Gen 1,26)” (VDq 36).
Il X Capitolo ci ha interpellate a ritrovare nuovo slancio nella forza missionaria dell’intercessione: “La nostra missione, il nostro essere chiesa in uscita, oltre che nello stile e nello spirito di famiglia, si concretizza anche nella consapevolezza della comune solidarietà che ci lega alla famiglia umana, nell’essere sorelle e madri verso le povertà e i bisogni dell’uomo, che raggiungiamo e “curiamo” attraverso l’intercessione” (Atti n. 52).
Un’esperienza nuova, questa, di muoverci tutte insieme, una novità storica, molto positiva e arricchente per noi e per le comunità visitate! Ci ha fatto sperimentare la bellezza di essere Famiglia, di essere Sorelle in cammino, tutte con lo sguardo immerso in Dio e radicate nella missione di raggiungere e curare le piaghe dell’uomo attraverso l’intercessione.
Deo gratias e avanti in Domino, liete!
Madre Elda, Sr Rossella, sr Cristina, sr Patrizia, sr Maria Elena
Alla Piccola Casa tre giorni in cui riflettere, condividere e scoprire la bellezza dell’essere giovani vivi! Questo hanno vissuto tutti coloro che hanno partecipato al convegno.
Le giovani in formazione a Roma all’Angelus di Papa Francesco.
Al minuto 22 il saluto del Papa indirizzato a loro…
” Saluto le Suore e le giovani in formazione dell’Istituto di San Giuseppe Benedetto Cottolengo. Grazie! Grazie per la vostra testimonianza! Grazie per quello che fate e per quello che ci insegnate; avanti, avanti! …”
Grande festa per 22 nostre sorelle che si sono ritrovate a Roma per celebrare il giubileo dei loro 50 anni trascorsi dalla prima professione religiosa. Continua a leggere su www.cottolengo.org
Vai al servizio di Radio Vaticana: S. Messa in Santa Marta del 10 maggio 2019 alla quale hanno partecipato le nostre sorelle.
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